
Per parlarne e sensibilizzare l’opinione pubblica. Mi piace molto l’iniziativa Light It Up Blue-Accendiamo Una Luce Bluche e’ alla sua terza edizione, che contribuisce ad aumentare la consapevolezza circa la crescente incidenza dell’autismo e, a sviluppare una sensibilità sul problema nonché a diffondere informazioni sull’importanza della diagnosi e dell’intervento precoce.
Nei giorni 1 e 2 aprile 2012 si illumineranno di blu gli edifici e i monumenti rappresentativi delle principali città del mondo: il Comune di Roma con l’Arco di Costantino.
In Italia ci si auspica che ogni luce blu possa ricordare I FIGLI DEL SILENZIO E LE LORO FAMIGLIE … CHE SPERANO IN UN FUTURO MIGLIORE.
In Italia ci si auspica che ogni luce blu possa ricordare I FIGLI DEL SILENZIO E LE LORO FAMIGLIE … CHE SPERANO IN UN FUTURO MIGLIORE.
Li chiamano ‘piccoli della luna’ perche’ distanti dal mondo e molte volte chiusi in un silenzio profondo.
Vi vorrei parlare, per accendere la mia luce blu, di un altro problema che affatica le famiglie dei bambini autistici. La relazione che spesso essi hanno con amici di classe che non accettano la differenza e si prendono gioco del bambino/ ragazzo.
E’ triste che si debba sensibilizzare dei ragazzi a non utilizzare la malattia come veicolo della frustrazione adolescenziale o peggio di nascondere dietro una forma di bullismo la propria predisposizione alla psicopatologia asociale.
Ed e’ ancora piu’ grave che ci siano degli adulti (genitori di questi ragazzi) che giustifichino i propri figli quando si prendono gioco del compagno disabile.
Per non parlare dell’atteggiamento freddo e distaccato di addetti ai lavori e di gente che in generale assiste a talune situazioni di sopruso, silenti testimoni.
Sono ancor più inqualificabili quegli amici dei bulli, che si schierano e ne fanno da pubblico.
Non lasciamo soli questi genitori, non aspettiamo che i momenti di sopruso diventino tragedia, ma lavoriamo per la prevenzione in primis come genitori regalando ai nostri figli esempi di rispetto degli altri, di reciprocita’, facendo passare un messaggio chiaro di rispetto dell’altro.
Dove c’e’ un bullo, un ragazzo con una tendenza all’asocialita’, al non rispetto delle regole, vi e’ quasi sempre una situazione familiare problematica o una non-cultura genitoriale.
Un abbraccio in questa giornata alle persone con autistismo, agli amici che hanno con essi una relazione di rispetto e di aiuto e ai familiari che con tante difficolta’ riescono a far vivere al meglio questi ragazzi contenendo angoscia sofferenza frustrazione ad altissimi livelli.
Che il cielo sia sempre piu’ blu…
mamma mia mi hai fatto venire in mente l'inqualificabile comportamento di certe mie maestre d'asilo (per fortuna non era un asilo pubblico) che si prendevano gioco per prime di una bambina con problemi simili. Purtroppo non sempre chi ha i titoli per svolgere determinate professioni ha anche la cultura e la sensibilità giuste…
Luci Blu, perché sono diverse, mi viene in mente questo! Si anche le luci blu illuminano, ma con una particolarità che attirano lo sguardo di chi le guarda!
Mamma mia che mondo "affascinante" in tutti i versi, l'autismo. Un mondo poco conosciuto, che porta a fare ricerche ma allo stesso tempo fa paura, un mondo dove tutto è in bilico, è precario, e non sempre si trova la chiave giusta!
Per chi è a contatto con bambini, ragazzi, adulti autistici, come genitori, fratelli, educatori ci vuole un "holding" come dice Winnicott,per definire la capacità della madre di fungere da contenitore delle angosce del bambino. Allora in questo caso spero che in futuro ci sia una "madre" capace di cullare, l'autistico ma anche il contenitore che lo contiene!