Oggi e’ la Giornata Mondiale dell’Autismo, sancita dall’O.N.U. nel 2008. In Italia i malati di autismo sono circa 400.000. L’autismo e’ una malattia neurologica su base genetica con ancora tanti punti oscuri per la conoscenza scientifica, per la quale non c’e’ ancora una cura definitiva. Perche’ una Giornata Mondiale?
Per parlarne e sensibilizzare l’opinione pubblica. Mi piace molto l’iniziativa Light It Up Blue-Accendiamo Una Luce Bluche e’ alla sua terza edizione, che contribuisce  ad aumentare la consapevolezza circa la crescente incidenza dell’autismo e, a sviluppare una sensibilità sul problema nonché a diffondere informazioni sull’importanza della diagnosi e dell’intervento precoce.

Nei giorni 1 e 2 aprile 2012 si illumineranno di blu gli edifici e i monumenti rappresentativi delle principali città del mondo: il Comune di Roma con l’Arco di Costantino.
In Italia ci si auspica che ogni luce blu possa ricordare I FIGLI DEL SILENZIO E LE LORO FAMIGLIE … CHE SPERANO IN UN FUTURO MIGLIORE.
Li chiamano ‘piccoli della luna’ perche’ distanti dal mondo e molte volte chiusi in un silenzio profondo.
Vi vorrei parlare, per accendere la mia luce blu, di un altro problema che affatica le famiglie dei bambini autistici. La relazione che spesso essi hanno con amici di classe che non accettano la differenza e si prendono gioco del bambino/ ragazzo.
E’ triste che si debba sensibilizzare dei ragazzi a non utilizzare la malattia come veicolo della frustrazione adolescenziale o peggio di nascondere dietro una forma di bullismo la propria predisposizione alla psicopatologia asociale.
Ed e’ ancora piu’ grave che ci siano degli adulti (genitori di questi ragazzi) che giustifichino i propri figli quando si prendono gioco del compagno disabile.
Per non parlare dell’atteggiamento freddo e distaccato di addetti ai lavori e di gente che in generale assiste a talune situazioni di sopruso, silenti testimoni.
Sono ancor più inqualificabili quegli amici dei bulli, che si schierano e ne fanno da pubblico.
Non lasciamo soli questi genitori, non aspettiamo che i momenti di sopruso diventino tragedia, ma lavoriamo per la prevenzione in primis come genitori regalando ai nostri figli esempi di rispetto degli altri, di reciprocita’, facendo passare un messaggio chiaro di rispetto dell’altro.
Dove c’e’ un bullo, un ragazzo con una tendenza all’asocialita’, al non rispetto delle regole, vi e’ quasi sempre una situazione familiare problematica o una non-cultura genitoriale.
Un abbraccio in questa giornata alle persone con autistismo, agli amici che hanno con essi una relazione di rispetto e di aiuto e ai familiari che con tante difficolta’ riescono a far vivere al meglio questi ragazzi contenendo angoscia sofferenza frustrazione ad altissimi livelli.
Che il cielo sia sempre piu’ blu…