Non sono ancora passati due mesi dal 20 maggio 2012, data in cui in una zona dell’Emilia è cominciato un periodo di forti scosse. Noi abitiamo questa zona, le abbiamo vissute, protagonisti inconsapevoli di qualcosa di grande ed incontrollabile, qualcosa che stava cambiando le nostre vite per sempre…

L’Emila non ha avuto un terremoto, abbiamo vissuto molti terremoti, ripetuti quasi che la Natura volesse accertarsi che tutti fossimo coscenti della sua inesorabile potenza…

La scossa del 20-5-2012 quella nella notte era stata vissuta con grande controllo dalla popolazione, aveva distrutto la zona di Finale Emilia e paesi limitrofi, ma lasciava speranze di ripresa. Le scosse del 29 maggio 2012, alle 9 e poi alle 13,  ci avevano seduti, lasciati senza parole, sgomenti. Epicentro della prima scossa Mirandola, poi la seconda verso Rovereto… ci sembrava si avvicinasse sempre di più, si aveva la sensazione di perdita di controllo, erano saltate tutte le certezze…

Poi il nuovo terremoto, quello del 3 giugno 2012 la domenica sera, quello che psicologicamente ci aveva esaurito, aveva tolto le ultime risorse e speranze. Quella scossa ci aveva preso ancora una volta impreparati. Anche chi era andato via per fuggire almeno per il week-end, l’aveva vissuta in pieno, alle 21 tutti erano in casa o chi non aveva più la casa, fuori in qualche prato limitrofo…

Il lunedì, la mattina del 4 giugno, ero molto provato. Lo studio di Carpi era inagibile, gli utenti di studio non rispondevano al telefono presi dai problemi contingenti, le persone si scrutavano o peggio si sfogavano, alla ricerca di un improbabile conforto. Quella mattina sono stato contattato dalla Dott.ssa ALessandra Menozzi della ditta G.F. Enjoy the Garden di Correggio, che mi chiedeva a nome della direzione aziendale e del dott. Gaiti, di organizzare qualcosa per l’azienda, che aiutasse i dipendenti a metabolizzare l’enorme paura e il dolore di un così grosso trauma. Dopo un primo momento di sorpresa, ho accettato. Nel giro di una settimana abbiamo co-costruito grazie al prezioso apporto della dott.ssa Daniela De Vito e alla costante collaborazione della dott.ssa Alessandra Menozzi, un progetto di tre incontri in linea con gli interventi di Psicologia dellEmergenza, utilizzando parti delle sette fasi classiche di Mitchell, di elaborazione del trauma. La dott.ssa Alessandra Menozzi ha chiamato il progetto “Teniamo Botta” riprendendo la campagnia di Radio Bruno a favore dei Terremotati.

Venerdì 6 luglio si è conclusa questa magnifica esperienza con due splendidi gruppi… Questo progetto di un’azienda a favore dei propri dipendenti dimostra grande intelligenza emotiva, sensibilità e azione concreta a favore delle persone che con il proprio lavoro contribuiscono al crescere produttivo dell’azienda.

Grazie ragazzi (partecipanti ai gruppi) innanzitutto per esservi iscritti, dimostrando una grande attenzione alla vostra Anima, poi  per esservi aperti, aver regalato le vostre sensazioni, pianti, emozioni… Vorrei citarvi tutti ma la privacy me lo impedisce… Ci siamo lasciati con un “bacio” … vi risaluto tutti qui con un abbraccio virtuale.